I composti bioattivi del miele regolano i recettori dell’insulina. Miele e insulina

Miele e insulita

Miele e insulina. La rivista scientifica internazionale Biomedicine and Phatmacotherapy ha pubblicato uno studio.

Questo studio è stato condotto dal Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze.

Analizza le capacità di alcune molecole estratte dal miele di regolare i recettori dell’insulina responsabili della regolazione del glucosio.

Miele e insulina. I risultati dello studio dimostrano per la prima volta come i componenti bioattivi del miele migliorino il controllo glicemico.

Funzionano sia inibendo l’enzima responsabile di una cattiva regolazione dell’insulina, sia stimolando l’espressione del recettore dell’insulina nelle cellule epatiche.

La chimica del miele

Le molecole bioattive esaminate sono per lo più polifenoli organici di origine vegetale.

Interessante notare che tra i campioni di miele i monoflora estivi (castagno e melata) siano risultati i più ricchi di questi composti rispetto ai mieli primaverili (acacia).

Gli autori della ricerca tengono a precisare, nonostante i risultati preliminari ottenuti, che il miele non può certo essere impiegato per la cura dei pazienti diabetici

Tuttavia si ritiene che un consumo quotidiano di miele, accompagnato da una dieta equilibrata, possa aiutare a prevenire fenomeni di cattiva regolazione del glucosio.

Miele e insulina

Fruttosio e glucosio

La ricerca rappresenta l’ennesima testimonianza di quanto il miele sia un alimento complesso che stiamo, soltanto adesso, cominciando a delineare.

Il miele è fatto per il 95 per cento da glucosio e fruttosio liberi, non attaccati come nello zucchero.

Dobbiamo comunque considerare che sia il glucosio sia il fruttosio hanno degli effetti nocivi per la salute.

Il glucosio fa alzare molto la glicemia quindi anche il miele la fa alzare.

Il fruttosio ha un’azione negativa perché ostacola il funzionamento dell’insulina, è la causa principale della gotta perché fa aumentare l’acido urico e questo impedisce il buon funzionamento dell’insulina.

Però nel miele e nella frutta c’è anche il contravveleno del fruttosio: la vitamina C e una quantità di polifenoli che moderano l’azione negativa del fruttosio.

Queste informazioni non sono assolutamente informazioni mediche. Consigliamo rivolgersi sempre ad un medico.

Abbiamo cercato di dare degli spunti di riflessione.

Apicoltura Feri