Veleno delle api e le sue proprietà
Veleno delle api, conosci tutti i segreti.
Le api hanno un pungiglione e due ghiandole velenifere.
Nell’ape la produzione del veleno inizia poco dopo la nascita e raggiunge la quantità massima verso il 15° giorno di vita.
Le api nate da poco non pungono.
Il veleno delle api iniettato dipende dalla contrazione della ghiandola e dalla durata della puntura.
Composizione chimica del veleno delle api
Il veleno delle api è composto da 70% di acqua e dal 30% di una sostanza secca.
La sostanza secca è composta da:
50% melittina sostanza tossica che agisce in modo complesso
12% fosfolipase attacca i costituenti fondamentali delle cellule
1-3 % ialuronidasi un enzima che accelera la diffusione delle sostanze tossiche
2% apamina sostanza tossica per il sistema nervoso
2% MCD distrugge le omonime cellule del connettivo
1% istamina che provoca dolore e arrossamento
Sono stati individuati anche altri acidi in tracce.
Il veleno delle api si presenta come un liquido incolore e limpido e risulta essere insolubile in alcool ma solubile in acqua.
Effetti delle punture con il veleno delle api
In persone normali una puntura provoca dolore, gonfiore, arrossamento.
Questi sintomi si esauriscono nel giro di poche ore o al massimo di un giorno.
Diverso se si tratta di più punture contemporanee
In persone ipersensibili o allergiche una puntura provoca reazioni gravi.
Può provocare uno shock anafilattico con sintomi di soffocamento, perdita di conoscenza, crampi, paralisi e collasso cardiocircolatorio.
E’ bene fare un test allergologico ed eventualmente iniziare una terapia di desensibilizzazione.
Chiedete sempre al proprio medico di famiglia
Attenzione in caso di puntura con veleno delle api e sintomi è bene rivolgersi quanto prima al proprio medico o al pronto soccorso.
Ovviamente è bene cercare di prevenire le punture di api e coloro che sanno di essere allergici devono evitare di avvicinarsi agli alveari.
Una volta punti, la prima cosa da fare è estrarre il pungiglione facendo attenzione a non stringere la vescica.
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